Happy Camp – Il direttore tecnico Aldo Russo traccia il bilancio della prima edizione

A mente fredda è più semplice ripercorrere un’esperienza che ha regalato tanto (e a tutti) in termini di emozioni, divertimento, progressi, crescita (umana ancor prima che sportiva). La prima edizione dell’Happy Camp – Mini & Basketball Summer Camp svoltasi a Marina di Camerota dal 30 giugno al 6 luglio si è rivelata un autentico successo. E la Hippo Basket Salerno, società organizzatrice dell’evento, è già al lavoro per fare ancora di meglio. Intanto, però, tracciamo un bilancio dell’edizione 2019 del campus estivo con il Direttore Tecnico Aldo Russo.

– Come giudichi l’esperienza vissuta all’Happy Camp?

«Un’esperienza assolutamente positiva! Vissuta con l’entusiasmo di chi sapeva di essere ai nastri di partenza, ma di poter contare su una struttura che garantisse logisticamente tutto, ed uno staff collaudato. E poi l’allegria dei ragazzi, osservare le loro prime esperienze da soli fuori è quello che ti porti a casa. Il clima sereno, i sorrisi, e l’atteggiamento sempre proattivo anche se le riunioni erano a tarda notte e la sveglia prestissimo, sono stati la ricetta per il successo dell’Happy Camp!».

– Che tipo di lavoro avete impostato per i vari gruppi?

«Abbiamo suddiviso i gruppi in 3 o 4 fasce, a seconda delle esigenze tecnico/fisiche. E abbiamo potuto lavorare in maniera anche molto analitica, potendo contare su 7 membri staff. I primi 3 giorni abbiamo improntato il lavoro spingendo pure sul lato fisico con il prof. Di Capua. E la cosa più divertente è stata far giocare gli “Scoiattolini” con le esperienze motorie dei più grandi. Al mattino era previsto lavoro tecnico/analitico sul fondamentale scelto ed elaborato in base al piano dallo staff, al pomeriggio trasferivamo il concetto del mattino in situazioni di “giocato”: 1c1/2c2. Abbiamo allenato tiro, passaggio, difesa e ball handling, riuscendo ad avere anche 4 gruppi impegnati contemporaneamente in campo, suddividendo i ragazzi per esigenze tecniche e quindi potendo correggere in maniera analitica e dando loro qualche spunto su cui poter tornare a casa e migliorarsi, perché no anche da soli provando a ripetere qualche esercizio. 

– Una settimana per migliorare ma soprattutto per divertirsi, la formula è risultata vincente…

«Assolutamente si! Oltre all’allenamento le ore in piscina, al mare, o a giocare anche nei tempi di “riposo” (ma i ragazzi di oggi non riposano mai!!!) sono stati coinvolgenti. Sono diventati poi i beniamini dell’hotel monopolizzando l’animazione! Ho negli occhi l’autonomia dei più grandi e il loro grande impegno per aiutare i più piccoli, continuando a divertirsi, la vivacità degli “Aquilotti” che hanno imparato ad essere anche disciplinati, e i fantastici “Scoiattoli”, vera scoperta e traino per tutti!»

– Il Palazzetto dello Sport di Marina di Camerota con i suoi grandi spazi vi ha permesso di svolgere allenamenti adeguati alle esigenze dei vari gruppi.

«Una struttura davvero incredibile: spazi, fresco nonostante la calura, la disponibilità della mitica Serena che ci ha permesso di sentirci a casa e la camminata per arrivarci hanno creato sani momenti di aggregazione! Direi che il giudizio per la struttura è assolutamente positivissimo e vorrei fare un plauso sincero al presidente Frascino per aver avuto questa intuizione e grazie al quale questa impresa è riuscita, ed a Daniela per essere stata logisticamente perfetta e sempre di supporto».

– L’accoglienza dell’Hotel Baia delle Sirene (personale disponibilissimo, food eccellente, area video, area svago, piscina, accesso al mare, animazione serale), partner della Hippo Basket Salerno, e la cornice mozzafiato del centro cilentano con le sue bellezze uniche hanno fatto il resto…

«Camerota è uno spettacolo, eravamo immersi nella Baia delle Sirene con accesso privato in spiaggia e questo ci ha permesso di essere sempre in controllo, così che abbiamo visto subito sparire dopo la prima mattinata anche i genitori al seguito i quali si sono goduti il sole, il mare e il cibo. Struttura e personale sempre a nostra disposizione, non potevamo chiedere di più».

– Qual è il ricordo che custodirai gelosamente di questa esperienza?

«Come dicevo sopra, il CLIMA che si è creato immediatamente nello staff. SMILE , FUN AND BASKETBALL! Personalmente ho provato a dare il giusto livello di autonomia a tutti. Avendo però l’occhio sempre vigile e controllo su quello che dovevamo fare: la volontà di far vivere una vacanza-allenante era l’obiettivo che mi ero prefisso da Direttore Tecnico. Direi che ci siamo riusciti molto bene! E un plauso, così come ho detto anche lì, DESIDERO vada fatto a tutto il mio staff senza il quale non sarebbe mai potuto riuscire così bene. Pronti tecnicamente a confrontarsi finendo riunioni a notte fonda, capacità di mettersi in gioco reagendo agli stimoli di proposte tecniche anche elevate, da calibrare pure sugli Scoiattoli (esperimento molto divertente). Sempre responsabili nei confronti dei ragazzi e amati immediatamente da loro! L’ormai coach Di Capua che pian piano ci ha preso davvero gusto, l’orso pugliese Andrea con un’empatia incredibile tale da farsi seguire immediatamente dai piccini, l’olandese volante Cristiana vero caterpillar senza mai mollare un centimetro, l’argentino Juan MVC (eletto dai ragazzi), il Mago Mariano che oltre all’aspetto tecnico era il capo animazione, e la multipotenziale Viviana che oltre al tecnico doveva sorbirsi pure incarichi da fotografa e Social Media Manager! E il nostro Michele che anche lontano era comunque sempre presente! Dulcis in fundo: un SINCERO GRAZIE a tutti i RAGAZZI e ad i GENITORI che ci hanno affidato i loro figli, che per una settimana sono stati come i nostri, e che ci hanno accordato fiducia. Loro sono stati motore per questo primo Happy Camp, senza loro non staremmo già programmando una seconda edizione che promette scintille!!! See you next year: Happy Camp 20!!!».

 

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