La Hippo Basket Salerno dà il benvenuto nel suo staff tecnico a Roberto Castaldo e il primo tassello nel puzzle granata per la stagione 2025/26 va al suo posto. Classe ’78, Castaldo il prossimo anno guiderà il gruppo Under 14 Gold (composto da atleti nati nel 2012/13). Allenatore nazionale e formatore FIP, coinvolto nei nuovi percorsi del CNA e del comitato regionale della FIP Campania, il tecnico napoletano in carriera ha avuto esperienze importanti sia alla guida di squadre Senior che di Settore Giovanile. Ora, Castaldo è pronto a mettere la sua esperienza ed il suo entusiasmo al servizio della Hippo Basket Salerno.
– Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta della Hippo?
«La società del presidente Frascino, che ho avuto il piacere di conoscere di persona, si è costruita nel tempo una reputazione seria e di grande spessore tecnico. Oggi rappresenta una delle pochissime società in Campania dove si fa pallacanestro in modo serio e professionale, senza tralasciare il fattore umano di grande inclusività. Conosco bene Aldo Russo e la qualità del lavoro che propone, ho avuto modo di apprezzare la visione e la lungimiranza della dirigenza e questo è bastato per decidere».
– Guiderai il gruppo Under 14 Gold, cosa chiederai in particolare ai tuoi ragazzi?
«Chiederò ai ragazzi di costruire mentalità da atleta, questo si traduce in disponibilità al lavoro, attenzione e tenacia. Il lavoro fatto in queste annate è linfa vitale per il prosieguo. La pallacanestro è uno sport di squadra e gli aspetti relazionali in campo sono un acceleratore di prestazione enorme».
– Si passerà dalla realtà “Silver” a quella “Gold”, con una crescita graduale si può arrivare più preparati e “pronti” all’Eccellenza?
«Certo, è una giusta conseguenza se il lavoro verrà assorbito e sarà accompagnato da una corretta crescita fisica e mentale. Alcuni di questi ragazzi finiranno quest’anno la terza media altri saranno impegnati nel primo anno delle superiori. E’ una fase di crescita che li terrà impegnati su più fronti. Il lavoro tecnico deve essere compatibile con il loro livello di competitività».
– Nella concezione di grande famiglia e valori sani con cui la Hippo propone pallacanestro a buoni livelli, che contributo pensi di poter portare all’interno di un modello condiviso e consolidato?
«Da giocatore ero uomo spogliatoio, da allenatore spingo molto sul concetto di squadra. Ho scelto la Hippo proprio per i sani valori e per le spiccate professionalità che esprime. Con Aldo ci conosciamo da anni e c’è piena sinergia. Mi piace condividere ed aiutare i più giovani a crescere. Mi porto in dote 28 anni di esperienza a diversi livelli, comprese quelle professionali e sono sicuro di poter portare passione e competenze ad un team già eccellente».